lunedì 9 marzo 2015

Mal'Educazione?

Mal'Educazione. Negli uffici, per strada, in ogni ambiente. Sembra che il minimo rispetto per l'altro sia scomparso e che regni una totale scorrettezza reciproca. In effetti si, è così, ma non si tratta di maleducazione, cioè cattiva educazione, troppo facile. Si tratta invece di una perdita del concetto stesso di "Persona". Sostituito da quello di "Funzione".  Chi mi sta davanti non è un essere umano, che gode della mia stessa dignità e dei miei stessi diritti. L'altro è la funzione che io voglio svolga per me. Per cui un impiegato è solo una macchina che deve soddisfare il mio bisogno di ottenere una pratica. Una ragazza è solo un corpo che svolge la funzione di darmi un orgasmo, un padre è solo un erogatore di soldi, ecc. E non importa se l'impiegato mi dice che in questo momento l'ufficio è chiuso, non importa se la ragazza non vuole far l'amore con me, non fa niente se mio padre mi chiede in cambio un risultato scolastico adeguato. Con una funzione non si scende a patti, si pretende che la macchina faccia quello che deve fare, lo faccia bene e lo faccia ora. Altrimenti gli dò un pugno e vediamo se fa i capricci.
Altro che maleducazione: il maleducato vede delle persone ma non sa trattarle con gentilezza e rispetto. Ma qui non si vede proprio la persona.
A livello sociale questa cancellazione del concetto di persona si è manifestato in modo violento con la legislazione sull'aborto e sul divorzio. 
Col divorzio io posso venir meno al patto coniugale quando nell'altro non vedo più una persona, ma qualcuno che mi deve dare gioia e appagamento. Nel momento in cui non li trovo, invece di lottare per riconquistare un maggiore amore di coppia preferisco rinnegare il mio impegno. Rinuncio ad un "funzionario" scomodo e ne prendo un altro più docile. Lo stesso con l'aborto: mio figlio non è più una persona, ma un grumo di cellule che deve soddisfare il mio bisogno di sentirmi padre o madre. Se il grumo in qualche modo non azzecca il tempo e o la forma giusta, lo posso eliminare. E così via. Ovviamente non ci si ferma qui. Quando cade la percezione dell'altro come persona si apre la porta all'inferno. Non solo divorzio e aborto, ma pedofilia, eutanasia, ideologia del gender, ecc. ecc.

E pensare che duemila anni fa, in un mondo pagano e altrettanto barbaro (però in qualche modo vergine), il cristianesimo inaugurò proprio il concetto di persona, con cui schiavi e liberi, donne e uomini, adulti e bambini, sani e malati erano comunque unificati come esseri umani, come oggetti di un amore infinito, come degni di rispetto. Oggi abbiamo rinnegato questa conquista che ha dato origine alla civiltà moderna e stiamo regredendo alle grotte e alle clave. Se un sasso mi infastidisce lo prendo a calci, e faccio lo stesso con chiunque intralci il mio cammino. Con la piccola differenza che un sasso è un sasso, una persona è mio fratello. Anche se me lo sono dimenticato.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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