martedì 3 aprile 2012

Considerazioni sulla Pasqua

La Pasqua per gli ebrei era la festa che ricordava la liberazione del popolo dalla schiavitù d'Egitto, in vista dell'ingresso nella terra promessa. Per i cristiani la Pasqua ha assunto il significato definitivo della liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte in vista dell'ingresso nella beatitudine eterna.
E' interessante però considerare la fase intermedia, quella tra l'Egitto e la terra promessa, quella tra il peccato e la beatitudine, la fase del deserto.

Se Dio avesse liberato gli ebrei e li avesse condotti subito nella terra promessa, sarebbe stata annullata la libertà dell'uomo. Sarebbe stato una specie di effetto da bacchetta magica, la mamma che prende il bimbo piccolo da una situazione scomoda e lo fa accomodare nella culla accogliente. Se Dio lberasse l'uomo dal peccato e subito gli donasse la beatitudine sarebbe ugualmente un lasciare le persone in uno stato di immaturità e di dipendenza. Ma la logica che esprime la festa di Pasqua è una logica di responsabilità, che vale per i credenti, ma anche per chiunque desidera uscire dalle sue personali catene: nella vita può accadere di essere liberati da una situazione di schiavitù (pensiamo per esempio alla droga, o a mille altre condizioni patologiche), ma tra la liberazione e il conseguimento di uno stato di pace realizzata pienamente, c'è di mezzo un lungo periodo di deserto, che non vuol dire solitudine, anzi. E' l'immersione nelle difficoltà della vita di tutti i giorni, è il confronto con le proprie paure e i rischi di ricadute, è la nostalgia della prigione di fronte alle sfide della libertà, è la convivenza con l'insicurezza, è l'oscuramento della memoria dei benefici ricevuti e il timore per il futuro. Ma solo superando le prove del deserto si potrà arrivare alla destinazione sperata, perchè solo il deserto mette alla prova la nostra serietà e la nostra corrispondenza al dono della liberazione. In questo senso il tragitto pasquale è anche il tragitto di ogni uomo verso la piena conquista della propria libertà. AUGURI DI CUORE DI BUONA PASQUA

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