mercoledì 16 aprile 2008

Letterina al nuovo Governo

Caro Governo,
permettimi di rivolgerti a Te, che dall'alto degli alti colli tutto sai e tutto puoi.
Io sono solo un piccolo e confuso cittadino, ma presento alla tua Immensa Saggezza una preghiera. Ascoltami Tu che puoi:

Ti ringrazieremo, se ci toglierai l'Ici sulla prima casa,
ma prima permetti alle giovani coppie di acquistarla/
Ti saremo molto riconoscenti se vorrai eliminare il bollo auto,
ma fà che nelle macchine i giovani possano ancora appartarsi
per sognare il oro futuro,
e non debbano dimenticare
la loro speranza
con una scopata e uno spinello/

E' bello sapere che ti occuperai della nostra sicurezza,
ma oltre alla paura d'essere derubati dagli zingari abbiamo il terrore di
essere derubati della nostra dignità. Trattaci da uomini e non da servitori/
Hai anticipato che saranno necessari sacrifici. Siamo d'accordo, ma
in cambio dacci la soddisfazione di non farti beccare al "Billionaire" durante
le ore di lavoro con qualche puttanella/
Tu sei esperto di famiglie, ne hai cambiate almeno due o tre. Ti prego, dedica la tua
attenzione a quelle che già esistono e a quelle che si vogliono formare. A noi ne basta una a testa, ma curata con amore/
Sempre a proposito di famiglie, Governo caro, non contribuire anche Tu
alla loro dissoluzione. Non limitarti alle elemosine, dedica loro tutte le tue capacità/
Sei stato bambino anche Tu, amato Governo, metti gli uomini in
condizioni di essere papà, metti le donne in condizione di non essere strangolate tra lavoro e casa/
Nostra Guida, hai promesso che ti occuperai di tutti i cittadini, allora - non essere timido - fà che tutti i cittadini abbiano regole chiare e non aver paura di ricordare che libertà non è anarchia.
Prezioso Riferimento, quando parli si sente la tua cultura. concedi che la cultura italiana non venga definitivamente cancellata da scuole che dedicano un anno intero a progetti di multiculturalismo. Fà che prima di tutto la scuola insegni a leggere, scrivere e far di conto. Per il resto c'è tempo/
Un'ultima preghiera, o Grande: concedi ai tuoi miseri cittadini di contiuare ad esprimere le loro idee almeno nel piccolo spazio dei Blog. Lasciaci coltivare il nostro orticello, è modesto, ma grazioso. Te ne saremo grati e potrai sempre incontrarci qui per ricevere la lode del nostro misero cuore.


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