domenica 7 novembre 2010

Chi edifica, chi demolisce, e chi...

Oggi è stata ufficialmente consacrata dal Papa la splendida Sagrada Familia, Basilica di Barcellona progettata e ancor prima meditata dall'architetto spagnolo Antonio Gaudì, prossimamente beato. Un cantiere lungo 120 anni e non ancora completamente terminato, per realizzare una moderna cattedrale che nulla ha da invidiare alle cattedrali europee che hanno fatto grande l'europa dal medioevo in poi.

La Sagrada Familia
 Lontana mille miglia dalle orribili chiese in cemento che imperversano nelle nostre periferie, o da mostri edilizi frutto delle notti da incubo di muratori travestiti da architetti (vedi ad esempio lo stomachevole edificio per Padre Pio fatto a San Giovanni Rotondo), la Sagrada Familia è una chiesa moderna, ma rispettosa della liturgia, dell'architettura sacra, dei fedeli che devono entrarci e soprattutto del Divino che deve abitarla.

Qui una volata c'era...
 Quasi contemporaneamente a Pompei, trascurata da un'amministrazione sciatta e menfreghista, profondamente ignorante e senza onore, è venuta giù la Casa dei Gladiatori, un sito importante della città sepolta che è uno dei pochi richiami turistici  ed economici ancora in grado di convincere i turisti ad affacciarsi nel turpe degrado della Campania.

Insomma, la fede in Dio si dimostra l'unico motore per la realizzazione e il mantenimento di opere belle e valide nei secoli, senza quella il mondo va in pezzi.

Mentre tutto questo accadeva, nelle vie adiacenti al passaggio del Papa un gruppo di duecento gay e lesbiche si baciavano tra di loro. Lo so che non c'entra niente col discorso, ma ci tenevano tanto a farsi notare che me sembrava brutto non dirvelo.

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