martedì 23 maggio 2017

Una piccola, insormontabile, differenza (il buon senso di nonna)

Si lo so, a mia nonna sarebbe sembrato strano voler ricordare che c'è differenza tra uomini e bestie, ma mia nonna è morta qualche anno fa, a 99 anni, se fosse viva oggi forse mi incoraggerebbe. Perchè oggi non sappiamo più nulla, mettiamo in dubbio tutto, siamo così creduloni che abbocchiamo ad ogni fesseria che gira su fb. Siamo stati allenati dai cartoni di Walt Disney e dai documentari naturalistici americani al disprezzo dell'uomo e all'esaltazione sciocca del mondo animale, abbiamo assorbito dalle Ong ecologiste pagate da Soros una mentalità perversa per cui ammazzare un bambino è una libera scelta, dare un calcio ad un maiale è un reato. Siamo stati educati a spendere soldi per cappottini per chihuahua e crocchette vitaminizzate, e non troviamo risorse per un figlio in più.
Per cui, la povera nonna mi perdonerà se in due righe sottolineo una cosa che abbiamo già detto altre volte, ma non fa male ripetere: per quanto gli animali siano intelligenti e comunicativi, per quanto possiamo amarli e considerarli di famiglia (e io, nonostante le apparenze, amo gli animali), per quanto il mondo animale ci sorprenda per soluzioni e capacità, c'è una piccola (enorme) insormontabile differenza tra l'uomo e ogni altro essere vivente, una differenza che non si potrà mai annullare, una differenza che è un abisso, che fa sì che l'essere umano sia un gradino sopra ad ogni elemento della Creazione. L'uomo dispone della libertà, cioè della capacità di scegliere tra alternative diverse e di assumersi la responsabilità di queste scelte.
Nessun animale, nemmeno il più intelligente ed evoluto riuscirà mai ad essere al di sopra del suo istinto che lo guida e che gli ordina cosa fare. Nessuna bestia potrà digiunare se l'istinto gli dice di mangiare, nessuna potrà evitare di accoppiarsi se si trova nella stagione dell'amore, nessuna ci rispiarmerà un morso sentendosi minacciata. La persona umana no. Un uomo se vuole può farsi morire di stenti anche davanti a tavole imbandite, può vivere una vita di castità se ha buoni motivi per volerlo, può decidere di farsi uccidere senza reagire se lo desidera. Infatti l'uomo è libero, l'animale ubbisce all'istinto. E' sempre stato così e sempre lo sarà.  Con buona pace di Soros e altri servi del Potere che odiano l'uomo, e cercano di ridurlo a livello bestiale rubandogli la libertà e il buon senso di nonna.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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