mercoledì 22 marzo 2017

Tagliatele la testa!

Paola Perego è una bella donna e sa stare in televisione. Non brilla per molto altro, ma quanto meno parla italiano in modo accettabile. Tutto sommato c'è di peggio in tv. Nonostante questi scarsi meriti la sua ultima trasmissione "Parliamone...sabato" è stata chiusa. 
Il Giusto Direttore
Caspita, che severità! Il Direttore Generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto ha sentenziato: "Gli errori si fanno, e le scuse sono doverose, ma non bastano... Occorre agire ed evolversi". Che carattere, e che serietà! Un vero leader. Il motivo per il quale il Direttore Generale ha sentito nel profondo della sua coscienza di dover compiere questo gesto di giustizia, di riparazione, di indignazione profonda, di abnegazione al bene pubblico è chiaro. 
Non si tratta di una trasmissione in cui ci siano stati effususioni omosessuali esplicite in una fascia oraria protetta, non si tratta di un programma quasi-pedofilo dove bambini e bambine vengono vestiti in maniera non adatta alla loro età e si atteggiano con modalità ammiccanti e seduttive, non si tratta di un Talk dove si è fatta propaganda per la liberalizzazione della droga, Nulla di tutto questo. Per carità, non si tratta nemmeno di una fiction blasfema in cui si è fatta pesante ironia verso la religione, molto peggio. Santo Dall'Orto su tutto quello avrebbe sorvolato in nome della democrazia, dell'evoluzione, della tolleranza, della modernità, dei nostri valori (a proposito, di quali valori si tratta?). No, il Direttore Generale ha alzato il suo pantalone dalla sedia per precipitarsi a liquidare la Perego per qualcosa di estremamente più serio, un oltraggio all'autarchia, al protezionismo dei beni italiani. Nell'ultima puntata infatti, Paoletta ha osato mostrare un elenco di motivi per i quali gli uomini italiani preferirebbero le donne slave. Vergogna! Svendiamo le fabbriche italiane, i cinesi e i francesi si comprano anche le nostre bancarelle al mercato rionale, le industrie nazionali vengo portate all'estero, non c'è più un'economia realmente italiana perchè da noi comandano gli stranieri, anche le nostre squadre di calcio sono piene di extracomunitari... ma le femmine giammai! Tuteliamo la femmina italiana, esemplare in estinzione! 

La Regina un tantino isterica
La Perego ha osato denigrare l'italico bene a favore del prodotto di importazione. Siete curiosi di sapere i motivi di tale preferenza? Ebbene non importa. Il maschio italiano è obbligato ad amare la femmina italiana, punto e basta. Non ci sono motivi validi per venir meno a questo dovere sancito dalla Natura, dalla Costituzione, dal Trattato di Ginevra e da Monica Maggioni. Sì, Monica Maggioni,  la Presidente della Rai, la quale ha detto (riportiamo con precisione perchè sono parole che meriterebbero di essere incise sul portone, quanto meno quello di Casa Maggioni): "...Mi sento coinvolta in quanto donna, mi scuso. Ogni giorno ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere: è un'idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico. Per prima cosa mi scuso. Poi come azienda cercheremo di capire come è nata una pagina di questo tipo". 
Rockefeller, l'amico defunto
Quindi pensate, Monicuccia non si interroga ogni giorno su come spendere gli oltre 300.000 euro di stipendio Rai, nè sulle sue piccole collabrazioni con la Trilateral, luogo dei Poteri Forti Internazionali, del cui fondatore David Rockefeller due giorni fa abbiamo - senza rimpianto - appreso la morte. Monicuccia di interroga su quale immagine di donna la Rai veicoli. Ma se questo è il suo problema glielo diciamo noi che le vogliamo bene: Monica, la donna veicolata dalla Rai è fondamentalmente una troia. La cui prima occupazione è sorridere e ammiccare, mostrare le cosce e mettersi in vetrina come oggetto in vendita. E' una donna senza dolcezza, nè femminilità. E' un essere che si riproduce in provetta per la sua sessualità piuttosto anarchica, è una femmina che partorisce raramente e con molte attenzioni per non sciupare la linea, è una madre chioccia, protettiva e possessiva che odia l'uomo e si compra i figli. E' una reduce del fallimento del femminismo, ma da questo fallimento non ha appreso nulla e non sa far tesoro. Eccoti servita, Monicuccia, la donna che si vede sul piccolo schermo, quella che gli uomini italiani secondo lo schema della Perego respingono, a vantaggio delle donne dell'Est (ma in realtà di qualsiasi donna normale, italiana o non). Ma certo, meglio due omosessuali che si baciano o due bambine che sculettano piuttosto che una trasmissione in cui si parla di ciò che desidera un uomo... 
Paola Perego


"Chiudetela!" urlò il Direttore Generale,"Chiudetela!" ribadì isterica l'amica di Rockefeller, proprio quello che ha speso molto della sua fortuna per finanziare le cliniche abortiste e la propaganda Gender. Quindi - avrà pensato la Maggioni - Rockefeller si è occupato della salute delle donne  e dei bambini, la Perego no. E chiuse.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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