martedì 31 maggio 2016

La fine della scuola e l'inizio della vita

Ci stiamo avvicinando alla fine della scuola, quindi ora potrebbe inziare un periodo di apprendimento favorevole. 
Saggio è chi domanda alle persone giuste
Non sto scherzando. Finito l'incubo quotidiano rappresentato da professori ex-essantottini dediti a "la Repubblica", alla promozione delle canne e a farsi chiamare prof per la democratica gioia del loro ego, ora si può aprire qualche Libro con la L maiuscola, qualche grande opera della civiltà occidentale, letto per piacere e gusto, non per farci sopra un saggio o dei quiz.
Ora si può spaziare: lontani da tutto per essere vicini alla realtà, lontani da sè per essere vicini agli altri.
Stare all'aria aperta, guardarsi intorno e farsi domande, e scoprire quante persone si sono poste le stesse domande e provare a cercarne le risposte, questa è gioia e cultura.
Che sia per gli studenti un'estate magica, senza bisogno di canne per rilassarsi, senza bisogno di prof per imparare, senza bisogno di cornetti all'alba per sentirsi vivi.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

domenica 22 maggio 2016

Il guastatore


Qualche amico mi ha chiesto un commento ulteriore su Pannella. Quello che pensavo l'ho già scritto su Facebook, comunque ecco ancora una brevissima nota:

Giacinto (detto Marco) Pannella ha segnato la storia italiana degli ultimi cinquanta anni, ma allo stesso modo di come uno stupratore potrebbe  segnare la storia di una ragazza ingenua. E se sembra sconveniente parlare così di un morto, mi sembra ancora più sconveniente che ci siano milioni di bambini morti uccisi dall'aborto, aborto legalizzato in modo particolare grazie al lavoro instancabile di Pannella e della sua compagna di sangue, Emma (Bonino). Così come mi sembra sconveniente che tutto ciò che esprime la bellezza della vita, della giovinezza, dell'amore, della verità sia stato insozzato dalle manacce di Pannella, attraverso battaglie a favore del divorzio, dell'eutanasia, del matrimonio omosessuale, della droga libera, ecc. ecc.
Un personaggio tenebroso e malvagio, con gli occhi "intensi, ma non allegri" come ricorda in questi giorni la sua fidanzata di un tempo Bianca Beccalli. Lo credo bene, cosa ci sarà da essere allegri nel compiere la missione di profeta di morte?
Pannella, mai comparendo tra i grandi della politica, ma autorelegato in ruolo sempre apparentemente periferico,  in realtà ha condizionato, con intrecci e pressioni che toccherà agli storici valutare, leggi, mentalità, pensiero comune e mass media in un modo incredibilmente efficace. Con gli scioperi della fame più o meno veri, con i referendum, con quella macchina da soldi di Radio Radicale, ha preteso e ottenuto che l'Italia si radicalizzasse, ovvero abbracciasse la cultura della morte e del relativismo che l'ha condotta all'attuale livello di denatalità, distruzione della famiglia, diffusione tra i giovani dell'accettazione della droga. 

Pannella è stato una sventura autentica. Solo con i prossimi anni ci renderemo conto della nube tossica che ha prodotto e fatto respirare al nostro paese. 
Personalmente credo che Pannella abbia incarnato un progetto, sia stato un catalizzatore di forze che lo hanno preceduto e preparato, ma resta comunque uno dei maggiori responsabili di una scia di sangue che ha concimato di cadaveri la nostra nazione. 


Ora giace, compiuta la sua opera, per
raccogliere i frutti di tanta fatica. I credenti si augurano che prima di chiudere gli occhi abbia avuto un attimo di pentimento, pregheranno per la sua anima e soprattutto per quella (che ancora può sperare) della Bonino e degli altri devastatori. I non credenti facessero quello che gli pare. 
Il coro delle lodi fa vomitare. Compreso il rivoltante comunicato del direttore della sala stampa vaticana, che fa vergognare i cattolici perdendo un'altra bellissima occasione per tacere.

Ps.
Pannella è stato tumulato proprio il 22 maggio. Guarda un pò, il 22 maggio del '78 è stata approvata la legge  194 che legalizzava l'aborto. Temo che Giacinto abbia trovato una bella folla ad attenderlo...

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

martedì 17 maggio 2016

Nuovi giorni

Cerchiamo di recuperare i danni dell'opera demolitrice: sosteniamo i figli di famiglie divise per recuperarli dalla depressione e dalla dipendenza, curiamo gli stati d'ansia spesso legati alla frammentazione sociale, cerchiamo di ricostituire un'identità in chi si è smarrito in famiglia aperte, doppie e triple, cerchiamo di ricondurre alla pace chi si flagella per l'uccisione di un "prodotto del concepimento" che il cuore continua a chiamare bambino... 

...Noi psicologi oggi ci sentiamo come i medici che corrono con le barelle dove c'è stato un bombardamento: se sentiamo ancora un flebile lamento siamo felici perchè è un segnale  di vita. E la famiglia è stata bombardata, violentata, sterminata. E le conseguenze sono davanti a chiunque possieda ancora un nervo ottico e un cervello per farlo funzionare.

Ma l'uomo, nonostante tutto, continuerà a credere nella famiglia per un bisogno mai soffocato di opravvivenza. Tempi nuovi verranno, e saranno nuovi perchè questo tempo ha la cancrena ed è destinato per forza di cose a morire. Chi, come noi, è a contatto con le persone senza maschera, si rende perfettamene conto che la società occidentale così come l'abbiamo conosciuta, è al tramonto. Ma insieme si rende conto che l'esigenza di vita e di futuro è ancora forte e presente, in modo particolare - lo abbiamo notato tante volte - nelle madri separate. E' nella loro tenacia, nel loro sacrificio eroico per i figli che si sente tutta la forza di chi ancora crede nel futuro, disposto a dare la vita pur di garantire la felicità a chi ama.
Questa forza è fermento per una nuova generazione che dovrà riscoprire la bellezza e la pace che solo la famiglia naturale può dare. Chi ha manovrato per distruggere il concetto di famiglia, in realtà sta completando la sua auto-distruzione. Il bisogno di famiglia rimane. I nuovi giorni saranno quelli della famiglia.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» Q(George Orwell)

mercoledì 11 maggio 2016

11/5/2016 L'Italia violentata



Chi vuole uccidere la Famiglia uccide se stesso

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

venerdì 6 maggio 2016

Si possono curare tutti?

Tutti è una parola molto impegnativa e bisogna farne un uso moderato. Nel caso della psicoterapia poi, è davvero imprudente usarla con leggerezza.
Certo, la nostra coscienza si ribella all'idea che per qualcuno non si possa fare più nulla, e allora ci domandiamo con tutta la forza del nostro desiderio: "Si possono curare tutti"? Ci aggrappiamo a chiunque ci prometta una cura miracolosa, un rimedio infallibile, una terapia avanzatissima...
No, la psicoterapia non può curare tutti. Bisogna superare lo slogan: "Per ogni persona c'è una speranza" derivato da un atteggiamento buonista, quindi irrealistico. Forse è vero in una prospettiva di fede (alcuni - e noi tra questi - credono nei miracoli), ma da un punto di vista scientifico, o semplicemente umano, alcune persone non hanno speranza, se non quella di accettare la loro impossibilità a cambiare. D'altronde, se in campo medico ci sono malattie incurabili (sempre eccettuate le guarigioni inspiegabili), perchè non in quello psicologico?

Il tremendo rischio della libertà
Ma al di là di problemi irrisolvibili, ma che la propria libertà può accettare serenamente, ci sono persone, e qualcuna di quelle credo di averla incontrata in tre/quattro occasioni, che hanno raggiunto un punto che a me pareva di non-ritorno.  Il punto, cioè, superato il quale sparisce ogni spazio di manovra, ogni possibile appiglio, ogni risorsa sulla quale fare affidamento. E non sto parlando di malati psichiatrici, sto parlando di persone pparentemente sane e lucide, ma arrivate alla morte interiore, ad un livello di autosoppressione psichica tale da rimanere indifferenti ad ogni approccio. Persone che hanno abbracciato il loro fallimento oltre ogni possibilità di recupero.
Per me, è stata un'esperienza tremenda incontrarle, ma anche un'esperienza di umiltà perchè ho toccato con mano i miei limiti, l'impossibilità di aiutare tutti, il dover riconoscere che nonostante tutto l'impegno la libertà umana è invincibile, anche quando si usa la libertà per scegliere di lasciarsi andare.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

domenica 1 maggio 2016

Compito della psicoterapia

Questa è una mela, chi non è d'accordo può andare via (s. Tommaso d'Aquino)


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)