giovedì 10 novembre 2016

Non c'è perggior sordo di chi non vuol sentire...

Una sola rilevazione su ottanta dava Trump vincitore.Tutti i giornali progressisti, ovvero la stragrande maggioranza del potere comunicativo mondiale, tutti gli opinionisti kekkontano, tutte le tv, proprio tutti davano la Clinton vincitrice. 
Anche ad urne ormai aperte, mentre si contavano i risultati, mentre si intervistavano gli elettori, anche allora non volevano vedere, ascoltare e credere: "Ancora ce la può fare, è in recupero, aspettiamo il conteggio finale"...
...Ancora stanno aspettando. Impietriti, come la faccia della Giovanna Botteri, corrispondente da circa 200.000,00 euro annui, affacciata a raccontare un mondo che esiste solo nella loro fantasia.
  
Personaggi tv
Cosa diremo, che i sondaggisti sono degli imbecilli incompetenti ? Si, certo, sarebbe legittimo pensarlo, ma probabilmente sbaglieremmo.  Diremo forse che i giornalisti progressisti radical-chic, abituati a discutere dai loro salotti, sono due volte imbecilli perchè hanno dato ascolto ai sondaggisti che anche in passato avevano spesso sbagliato previsioni? Anche qui - sì, lo potremmo dire - ma a torto.

Sondaggisti, giornalisti, commentatori, Opinion-leaders e compagnia bella non sono imbecilli. Intuivano da tempo che la Clinton non aveva chanches. Alcuni hanno continuato a divulgare notizie fasulle solo per ordine si scuderia, per spargere falsità sull'altro candidato, ma sono sicuro che non per tutti è così. In realtà molti non hanno voluto accettare ciò che è evidente: il mondo è diverso dalla loro raffigurazione ideologica. La gente comune, nauseata dalla vomitevole puzza emanata dalle cordate mafiose dei detentori del potere ha scelto di votare non un'acclamata serva di tale potere, ma chi si è schierato contro, con decisione, proponendo una politica attenta (almeno nelle intenzioni - vedremo -) alla gente comune, alle famiglie. La guerrafondaia Clinton, grondante sangue, corruzione e perversioni  (vedi le ultime mail diffuse da Wikileaks), ha messo nel suo programma politico l'aborto fino al nono mese, diritti  LGBT, limitazione della libertà religiosa e amenità del genere. Un bel programma, mentre la crisi economica morde, i lavoratori sono a rischio del loro impiego, la sanità pubblica è praticamente inesistente. Un bel programma ignorare i poveri e gli emarginati e dedicare sforzi inauditi per bombardare il Medio Oriente, provocare la Russia, ammazzare bambini, destabilizzare il mondo. 

Gli intellettuali non hanno voluto vedere perchè vedere voleva dire riconocere impietosamente la propria fine, la fine di una ideologia sbagliata, irreale, utopica, in fondo ridicola. Questi intellettuali hanno chiuso gli occhi come hanno fatto con la Brexit: quando l'Inghilterra stava per uscire dall'Europa loro dicevano che se fosse avvenuto sarebbe successa una crisi economica di dimensioni impressionanti, drammatica e apocalittica. Poveretti, l'abbiamo visto. Se fosse stato eletto Trump sarebbe venuto giù tutto, dalla terza guerra mondiale all'invasione delle cavallette. Due volte poveretti.
Il problema è che non sono cattivi, sono progressisti, liberal, chiamateli come vi pare, impregnati di cieca ideologia e presuntuosa arroganza.
Qualsiasi utopia, potremmo dire, porta con sè qualcosa di psicopatologico, in quanto propone come legittima, anzi veritiera, una lettura invece impossibile della realtà. Ma alcune utopie rimangono ristrette a pochi fedelissimi, e provocano danni limitati. Altre, come il marxismo, riescono a smuovere masse, a imporsi in governi che prevedibilmente si trasformano in dittature, a creare un pensiero che nel divenire mutevole delle sue continue trasformazioni condiziona lo sguardo attraverso griglie ideologiche. Così i nostri eroi, hanno talmente bevuto alla sorgente avvelenata dell'Utopia, fieri di essere illuminati dalla Sua Verità, da essere persuasi di vedere una realtà che però si è dimostrata falsa e menzognera, perchè filtrata dalle categorie fondamentaliste del loro credo. E adesso, mentre tutto il loro castello - quello sì - vien giù, continuano a non vedere il re nudo. Ciechi che hanno preteso di spiegarci com'è fatto il mondo.
Fa pena leggere il disastrato Fabrizio Rondolino che twitta: "Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale". Per lui, se le elezioni non danno i risultati che si aspettava, meglio abolirle che accettarne i risultati. Ecco la democrazia di lor signori, e fanculo il popolo. Per la serie: quando la realtà non va d'accordo con le mie idee, è la realtà ad essere sbagliata.
Trump  non sappiamo come governerà, e se potrà governare (in America si trovano sempre dei folli pronti a far fuori Presidenti scomodi). Quello che sappiamo con certezza è che ben prima della Clinton è stata sotterrata un'intera classe di sciamani, che leggendo tra le ceneri dei loro testi sacri hanno previsto il trionfo, e non hanno notato che mischiate a quelle c'erano anche le loro, di ceneri.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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