domenica 30 ottobre 2016

Il vero terremoto, quello dell'amore

In questi giorni di scosse e crolli mi viene da pensare che tutta questa attività sismica sia solo la manifestazione esteriore e rumorosa di terremoti ben più drammatici che avvengono nel cuore dell'uomo.
Le scosse telluriche hanno sempre accompagnato la storia dei nostri paesi, non è questa la novità. La cosa sconvolgente è renderci conto ogni giorno di quanto siano venute giù altre costruzioni: i ponti della solidarietà, le piazze della ricerca del bene comune,  i palazzi della convivenza pacifica, le torri del buon senso, le chiese della realtà, i castelli dell'amore familiare. 
E' la civiltà umana che nell'ultimo secolo è stata profondamente terremotata da ideologie dirompenti, che hanno lavorato alle fondamenta dell'uomo per cancellarne ogni identità e stabilità.
Gli italiani sono stati sempre capaci di far risorgere le loro città. In ogni borgo del nostro straordinario paese troviamo monumenti toccati da terremoti e ricostruiti più belli di prima. Ma il terremoto del cuore, si potrà ricostruire? Quali ingegneri sapranno mettere mano per restituire coraggio e fiducia, ingredienti fondamentali per una rinascita veramente umana? So di essere ripetitivo, ma la verità non si può modificare per capriccio di novità; la verità è che se non si riparte dalla famiglia, formata da una coppia che sta insieme per tutta la vita e da figli (declinati al plurale), la società non ha futuro. Solo la famiglia ha in sè il potere di guarire le ferite dell'uomo e della donna, di dare speranza e capacità di agire. Le macerie del nichilismo, cioè la fede nel nulla, stanno soffocando ogni residuo di umanità, le famiglie reagiscano: dimostrando che la fede nell'amore che non finisce, perchè fondato sulla volontà, ha un senso e una possibilità concreta di applicazione. 

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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