martedì 29 ottobre 2013

Tutto si può dire

Si, tutto si può dire, non abbiamo limiti alla nostra espressione, purchè si tenga conto però di due condizioni. La prima, legata alla forma, è semplicemente  la buona educazione. Non bisogna mai, anche nell'infuriare della battaglia polemica, dimenticare che la persona che abbiamo davanti è una persona, appunto, e quindi merita di essere trattata sempre con il rispetto dovuto, pur nella violenza delle argomentazioni. L'altra condizione è quella dell'intenzione che deve ispirare il nostro parlare. Quando comuichiamo, diamoci l'obiettivo di dire sempre qualcosa che sia per bene per l'altro, altrimenti taciamo. Questo non significa dire cose che piacciono sempre: se ci vuole un rimprovero rimproveriamo pure, però con il dovuto modo e sempre spinti dalla ricerca del bene.
Ricordiamoci di parlare con buona educazione e cercando il miglioramento dell'altro,  bastano queste accortezze e saremo liberi di esprimerci come voglia
mo, sicuri di esere sempre accolti con stima e gratitudine.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

domenica 27 ottobre 2013

sabato 26 ottobre 2013

Crani vuoti e crani pieni

"Io ho capito..."
Probabilmente il cranio di Darwin non ha un'espressione tranquilla come quella del teschio ritrovato in Georgia. E a ragione. Infatti i nuovi ritrovamenti archeologici effettuati nel paese dal Professor David Lordkipanidze e descritti nel numero del 18 ottobre di "Science", possono dare il colpo mortale al Darwinismo, alle ipotesi evoluzioniste, perchè buttano alle ortiche la teoria delle cinque razze e invece ci raccontano un linea di discendenza unica di tutta l'umanità da un unico ceppo. Non entro nel dettaglio perchè non sono uno specialista e chi vuole può trovare degli approfondimenti, per esempio qui e qui. La morale che però possiamo trarne è che:

"...Sei sicuro?"
1. L'arroganza degli scienziati che pretendono di imporre delle teorie come dogmi assoluti, imposti sui libri scolastici come verità certe, è solo manifestazione di delirio di onnipotenza scientista. E invece, regolarmente, le teorie vengono sostituite da altre più aggiornate, o integrate, o smentite, o ridicolizzate col passar del tempo.
2. Non esiste una verità dell'uomo assoluta. L'uomo da solo non può darsi la verità.
3. Ogni affermazione umana deve essere costruita su basi di probabilità. 
4. La conoscenza scientifica è un tipo di conoscenza da praticare, ma sapendo che essa permette un avvicinamento progressivo alla verità, senza però mai raggiungerla del tutto.
5. Esistono anche altri tipi di conoscenza, oltre a quella scientifica, per esempio quella dell'artista o del filosofo, che meritano altrettanto rispetto: la verità gradisce numerosi corteggiatori, senza però mai concedersi del tutto. La ricerca religiosa è probabilmente la strada maestra per incontrare compiutamente la verità, perchè è l'unica che si apre ad una rivelazione che non proviene dall'uomo.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

venerdì 11 ottobre 2013

intelligenza abUSAta

Per quanto riguarda i presidenti degli USA, scorrerne velocemente la lista fa veire i brividi. A parte qualche eccezione sembra la  galleria degli orrori. Non per le facce, ovviamente sempre ben curate, ma per le loro scelte di governo.
In questa galleria, però, quello attuale spicca. Ne avesse fatta una dritta. Guerrafondaio, sconclusionato nella politica estera, autolesionista in economia, culturalmente assente, un fallimento sotto forma di presidente americano.
Ma in questo blog ci interessiamo di altro che dei presidenti USA. Se ne parliamo è solo per un aspetto psicologico interessante. L'attuale occupante della Casa Bianca, al momento dell'elezione era stato osannato da tutti i nostri  intellettuali, progressisti, avanzati, libertari e liberisti. Ricordo che ci sono stati alcuni, per esempio un ex sindaco di Roma, che a momenti gli veniva un coccolone quando è spuntata la stella di Barak, nemmeno fosse la stella cometa che annunciava il Salvatore. Ma tutto questo orgasmico entusiasno, perchè? Perchè non era bianco. Tutti i suoi meriti erano quelli di essere un segnale: di globalizzazione, di vittoria sul pregiudizio, di cambiamento. E ora se lo cuccano il segnale. Quando di una persona si guarda il suo significato invece della sua realtà, ecco quello che succede. "Il primo presidente nero", dicevano. Come no, il primo presidente che vorrebbe farci neri, diciamo noi. Un uomo più che inutile. Dannoso, nocivo, una cura sbagliata per una malattia inesistente.
Ma naturalmente il problema non è il marito di Michelle, ma chi lo ha santificato per fiducia, solo per il colore della pelle, un razzismo al contrario fatto da antirazzisti di mestiere. Tutto questo per ricordarci  che i pacifisti sono i peggiori nemici della pace, i puri sono i peggiori nemici della purezza, quelli del libero pensiero sono le prime vittime
dei pregiudizi.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

martedì 8 ottobre 2013

La caduta degli dei

Lizzani, Lucentini, Monicelli, Magri, D'Amico... Registi, scrittori,  giudici, tutta gente di cervello fino. Laici, laicisti, idealisti, tutti morti. Suicidi. 
Chissà perchè c'è un nutrito gruppo di intellettuali, schierati, politicamente e artisticamente impegnati,  che non riesce a vivere la sua vita fino in fondo. Quando si scoprono vecchi, non più autosufficienti, deboli... via, si sparano, si gasano, si avvelenano, si buttano dal balcone. E naturalmente giù sul marciapiedi ci sono il dotto Umberto Veronesi e l'elegantissimo Vittorio Feltri, che a cadavere ancora caldo già utilizzano il morto per le loro ideologiche battaglie a favore dell'eutanasia.
Il dotto Veronesi
L'elegantissimo Feltri
Certo, meglio dar man forte ai radicali e le loro politiche pro-morte che sforzarsi di capire perchè gente che ha avuto tutto dalla vita poi la butta via appena diventa inutilizzabile. Meglio favorire le pompe funebri che favorire un ragionamento. Il suicidio, la caduta degli dei, è l'effetto più emblematico della "cultura dello scarto", come la chiama Papa Francesco, cioè la mercificazione dell'uomo, che quando non serve più si butta via. E alcuni sono così ligi a questa cultura che si buttano via da soli quando pensano di non essere più buoni a nulla. Quindi Veronesi e Feltri, se non si sono ancora suicidati vuol dire che pensano di essere utili a qualcosa. Personalmente credo che loro abbiano un valore in quanto persone, ma che siano utili...

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

martedì 1 ottobre 2013

Tutto per amore

A volte commettiamo un errore, quello di credere che dire di no sia un male e dire di sì sia un bene.  I genitori che commettono questo errore sono quelli che concedono tutto ai figli, per amore ovviamente. Le ragazze che commettono questo errore sono quelle che cedono sempre alle pretese dei loro ragazzi, per amore ovviamente. Gli educatori che commettono questo errore sono quelli che tranquillizzano comunque le persone senza spiegargli il loro errore, per amore ovviamente.
Insomma, per amore si fanno un sacco di cose stupide. E dannose.
Invece la buona notizia è che è lecito dire di no, è lecito e anche sano. E persino è un segno di amore, quando il no  (come dovrebbe essere sempre) è detto per il bene proprio e dell'altro.
Certo, sulle prime chi si sente dire di no borbotta e fa l'offeso. Prova anche a giocare sui sensi di colpa. I più teatrali addirittura minacciano di tagliarsi le vene. A cosa arriva l'Io obeso e invadente che vorrebbe sempre soddisfare i propri desideri. Ma è un bene, il no, è una dieta soave che modella i fianchi, rinsalda le ossa e rinforza la psiche. 

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)