sabato 12 maggio 2007

Un popolo, una Ragione











12 maggio 2007, in piazza è sceso un popolo. Un popolo giovane, agguerrito, con le idee chiare: "Più famiglia!".


Gente fuori dagli schieramenti politici, fuori dalle etichette di comodo che cercano di appiccicare addosso quelli che non sanno - o non vogliono - capire.



Un popolo ignorato dalla televisione, che mostra solo famiglie disturbate, malate, amorali, divise, litigiose, schizofreniche.


E' scesa in piazza la gente trascurata dai governanti, politici che si occupano dello smaltimento differenziato dei rifiuti e lasciano cadere tonnellate di spazzatura sulla realtà della famiglia.


Il popolo che cerca attenzione verso le proprie esigenze economiche, ma vive in una società in cui chi comanda fa in modo che stiano bene i single mentre lascia le famiglie alle prese con un bilancio sempre più difficile.



Gente coraggiosa che insiste ad investire attraverso i figli sulla vita e sul futuro, mentre gli interessi privati della cultura della morte si alleano con le tante industrie farmaceutiche per raffinare la selezione eugenetica e il predominio del più forte sul debole.

E' sceso in piazza un popolo che usa la ragione. Che perciò non vuole chiamare bistecca anche il salame. Che non vuole chiamare famiglia ciò che famiglia non è.

Un popolo che sa che bisogna distinguere tra bene e male, che non possono essere considerati diritti tutti i capricci, che non può accettare che il desiderio di uno diventi occasione per la demolizione di tutti.

Gente che sa che un futuro migliore nasce solo da cittadini migliori, e i cittadini sono formati in famiglia, non da altre parti.

Un popolo che capisce che prima viene la famiglia e poi lo stato, che prima vengono i genitori, e poi gli insegnanti, che prima viene l'amore di mamma e papà e poi - semmai - gli psicologi.

Sono scesi in piazza
uomini, donne e bambini.
E stavolta per farsi ascoltare.




FAMILY DAY 20007
...E adesso facciamo sul serio

giovedì 10 maggio 2007

Una bella esperienza

Ieri sono stato invitato a tenere un intervento ad Avezzano, nell'ambito di un convegno su "Agio e disagio giovanile", organizzato dal Lions Club locale. Molti gli studenti delle scuole medie e superiori della zona che hanno animato con passione ed entusiasmo la giornata.
Ho conversato con loro sul tema "Giovani in cerca di maestri", sottolineando come spesso la domanda di verità dei giovani si scontri con il frequente silenzio degli adulti. C'è bisogno di maestri, maestri che abbiano il coraggio di mettersi al fianco di questi ragazzi per accompagnarli nella loro personale e libera ricerca, per dar loro un contributo di onestà e amore nella personale ricerca del senso della vita.
Sono rimasto colpito dalla reazione attenta e critica dei presenti, mi ha fatto piacere osservare la loro maturità e disponibilità a collaborare. Insomma, una bella esperienza. Approfitto quindi della possibilità offerte dal blog per salutarli tutti, uno per uno e per ringraziare loro e la gentilissima Professoressa Marcotullio - organizzatrice del Convegno - per la calorosa accoglienza.